CTA: 10 consigli per scrivere una Call To Action che converte


Cos’è una CTA? Una CTA (Call to Action) è una chiamata all’azione presentata quasi sempre sotto forma di bottone o link posizionato su una pagina web o su una landing page in maniera tale da invogliare l’utente a cliccare.

cta che converte

Call to action: a cosa serve

Lo scopo primario di una CTA è spingere il visitatore ad agire verso l’iscrizione a una newsletter, la richiesta di un preventivo o l’acquisto.

Le scuole di pensiero che ruotano intorno all’argomento sono pressoché infinite ma, in linea di massima, si può affermare che la frase deve sempre essere estremamente sintetica, chiara, persuasiva. In questo articolo prenderemo in esame 10 suggerimenti per scrivere una CTA efficace.

1) Scegliere la posizione ottimale

Gli esperti hanno analizzato il comportamento tipico su internet dei lettori. Dai risultati emersi con le indagini tecniche e statistiche, si evince che gli occhi seguono un andamento a F quando si trovano di fronte a un contenuto testuale. Nel caso in cui sia presente un’immagine, invece, il movimento classico ripercorre una Z.

Alcuni strumenti, come ad esempio Hotjar, individuano le cosiddette mappe di calore, ovvero le zone della pagina più sensibili alle reazioni dell’utente in modo tale da poterle sfruttare per piazzare il bottone con la Call To Action ed avere maggiori probabilità di attirare l’attenzione.

2) Elaborare una grafica accattivante

Il contrasto è determinante per catturare l’interesse e si potrebbe pensare a un colore che risalta su tutto il resto dell’impaginazione.

Va evidenziato, tuttavia, che per integrare un bottone in un layout predefinito non si deve mai stravolgere l’aspetto del tema. Le imprese prediligono le tonalità che richiamano al logo del brand, proprio per dare continuità e miscelare bene tutti gli elementi.

Spesso la forma dei bottoni è caratterizzata dal tradizionale rettangolo con angoli smussati e, opzionalmente, potrebbe avere un’animazione automatica al passaggio del mouse per dare un’ulteriore conferma psicologica.

Un esempio calzante di CTA in armonia con il resto del tema si trovano direttamente nella nostra homepage:

cta digitaldojo

3) Utilizzare una scrittura convincente

La scrittura creativa è molto diversa dalla produzione di contenuti commerciali finalizzati alla vendita. La CTA deve contenere tutto ciò che serve, riassumendo in pochissime parole un concetto carico di emotività, che possa far scattare la molla decisionale di un potenziale acquirente.

Ecco alcune armi che possono aiutare a persuadere:

  • convenienza
  • urgenza
  • riprova sociale

Cliccare su una Call To Action è una cosa allettante, che apre all’opportunità di un guadagno e, di conseguenza, stimola una partecipazione attiva. Vale anche la riflessione opposta, cioè mostrare il rischio di perdere una ghiotta occasione, meglio ancora se si insiste sulla necessità di intervenire prontamente, magari perché c’è una scadenza da cogliere al volo e si tende a rimarcarne l’unicità.

Nel settore del marketing online le competenze sono indispensabili e avere le conoscenze adeguate può rivelarsi determinante.

Partecipare a un corso di copywriting persuasivo permette di accedere alle nuove professioni digitali, con ottime prospettive di impiego e di carriera. Le aziende sono sempre a caccia di figure in grado di scrivere testi in ottica SEO, Call To Action e campagne promozionali online.

4) Avere un obiettivo chiaro

Prima di iniziare a inserire nel sito o nel bolg un’infinità di bottoni con la scritta clicca qui (prassi peraltro poco efficace), sarebbe opportuno chiarire quali sono gli obiettivi della pagina e dello strumento di marketing che si vuole produrre.

Su un blog informativo potrebbe essere necessario solo stimolare la curiosità del lettore, rimbalzandolo da un articolo all’altro e mettendo uno script per l’iscrizione alla newsletter nella sidebar oppure a metà e alla fine del testo.

La CTA di un blog informativo non punta a convertire subito in una vendita ma può essere sviluppata per far iscrivere l’utente alle news, ricevendo il nuovo articolo via e-mail quando verrà pubblicato.

Su una landing page, al contrario, bisogna andare dritti al sodo, illustrando la convenienza dell’offerta che già si conosce, essendo atterrati lì dopo un processo informativo ormai terminato. Complicare ulteriormente il processo decisionale in questo caso sarebbe deleterio.

5) Semplificare la landing page

Al giorno d’oggi non è più sufficiente creare siti statici ma bisogna costruire una vera e propria rete che porti ad un traguardo ben identificato. La landing page è una pagina singola che è stata generata appositamente per un’iniziativa commerciale.

È il luogo dove atterrano coloro che cliccano, per esempio, su un annuncio Facebook.

Qui non devono esserci contenuti che rischiano di generare distrazione. Il tasso di conversione sulla landing page è direttamente proporzionale all’immediatezza e alla facilità d’uso.

Riuscire a creare una CTA efficace sulla pagina che riporta l’offerta si traduce sempre in un risultato concreto.

6) Creare interazioni tra blog, sito web, sito eCommerce

Per fare pubblicità in rete l’attività di blogging è utilissima e consente di intercettare l’interesse delle persone che stanno navigando alla ricerca di informazioni.

Gli articoli ottimizzati SEO contribuiscono ad un buon posizionamento sui motori di ricerca, in relazione alle principali parole chiave dell’ambito nel quale si opera.

L’imprenditore non deve limitarsi a mettere a disposizione nozioni e materiale per il download gratuito poiché sarebbe un inutile spreco di tempo.

Questo patrimonio deve essere progettato per accaparrarsi lettori, iscritti e potenziali clienti, mantenendoli poi all’interno di una dinamica ben strutturata, con un’architettura di link interni che fanno restare l’utente in collegamento con l’azienda, anche quando apre una scheda di approfondimento.

La Call To Action sul blog può essere caratterizzata dunque dai collegamenti ipertestuali che rimandano agli articoli correlati, in un percorso dove le CTA diventano progressivamente più pressanti verso l’acquisto in concomitanza del passaggio dal blog alla vetrina eCommerce, dove si trovano materialmente i prodotti o i servizi da mettere nel carrello.

7) Fare una promozione speciale per gli iscritti alla newsletter

Avere una fonte inesauribile di nuovi contatti è un grande vantaggio per un’azienda. La lista degli indirizzi di posta elettronica a cui inviare una nuova offerta è preziosissima perché contiene l’elenco dei nominati che hanno già espresso interesse, almeno a livello generico, nei confronti del brand.

Nel processo di Email marketing la lead generation serve proprio per indirizzare le iniziative commerciali a un target ben definito, potendo elaborare sconti studiati appositamente per gli iscritti alla newsletter.
Prevedere una promozione speciale per coloro che lasciano il proprio contatto su un form di iscrizione innesca un meccanismo premiale che ha sempre un ottimo gradimento da parte dell’utente.

Quando si decide di scrivere una e-mail al contatto generato con la strategia della newsletter, bisogna iniziare a parlare un linguaggio di Call To Action marketing, inserendo nel testo il bottone per fare l’acquisto o per inserire il prodotto nel carrello e procedere al checkout molto rapidamente.

È in questo contesto comunicativo, infatti, che l’iscritto alla newsletter si sente importante e contribuisce a qualcosa di cui pensa di far parte: la sua predisposizione all’acquisto è nettamente maggiore. Nelle e-mail da inviare ai contatti della lista, dunque, non bisogna dimenticare una CTA in bella mostra.

8) Studiare i marketing funnels

Letteralmente funnel potrebbe essere tradotto come imbuto. Si dovrebbe infatti immaginare il pubblico di potenziali clienti dentro una sorta di contenitore sempre più stretto.

Nella parte più ampia ci sono gli individui che hanno solo consapevolezza del marchio, del servizio o del prodotto.

Successivamente si trovano coloro che hanno maturato un interesse e progressivamente si incontrano quelli che vogliono fare l’acquisto.

Minimizzare il tasso di abbandono è l’obiettivo del marketing funnels. Quando si comunica con un utente bisogna quindi collocarsi al suo stesso livello di interesse. Ecco gli step da seguire:

  1. Consapevolezza
  2. Interesse
  3. Considerazione
  4. Acquisto
  5. Fidelizzazione

L’azienda dovrebbe ottimizzare il sito per avere un buon posizionamento sui motori di ricerca (top of the funnel), trattenere la curiosità del potenziale cliente (middle of the funnel), convertire e rendere fedele il consumatore (bottom of the funnel).

9) Parlare la lingua del target individuato

La Call To Action non deve interrompere il lettore ma immedesimarsi nei suoi pensieri cercando di interpretarli. Questo stesso ragionamento è alla base della strategia di inbound marketing, che mira a creare contenuti di alta qualità per destare l’interesse del proprio pubblico.

È fondamentale parlare un linguaggio idoneo per il target che è stato individuato. Nel marketing una regola da tenere sempre a mente è che non bisogna comunicare a tutti ma occorre invece personalizzare il messaggio promozionale.

10) Fare A/B testing

La Call To Action è uno degli elementi principali da sottoporre a valutazione, cercando di comprenderne l’effettiva capacità di conversione e adottando un criterio matematico.

La pratica denominata A/B testing consiste nel confronto di due ipotesi diverse e nella valutazione della performance di entrambe. Al 50% del pubblico viene proposta una CTA e al 50% una variante.

I risultati ottenuti indicano con chiarezza qual è la strategia migliore da adottare.

L’A/B testing può essere fatto sulla grafica, sul contenuto testuale o sulla posizione della Call To Action.
L’esperimento si dimostra particolarmente utile come indagine statistica, fornendo all’imprenditore molte informazioni sul rendimento e sulle conversioni.

CTA esempi

Seguendo il criterio del movimento a Z che effettuano gli occhi del lettore, su una landing page si potrebbe ipotizzare il seguente schema:

  1. In alto a sinistra si inserisce il logo del brand
  2. In alto a destra, con un forte contrasto di colori, si posiziona il bottone per l’accesso riservato agli iscritti
  3. Centralmente si mette un’immagine con uno slogan emozionale
  4. in basso a sinistra si mette una barra di ricerca
  5. In basso a destra si propone un pulsante CTA

Prendiamo in esame di un blog informativo, dove la CTA consiste esclusivamente nell’iscrizione alla newsletter. Può essere utile inserire un pulsante che ricordi l’urgenza di registrarsi, oltre alla previsione di uno spazio fisso per scrivere i dati della propria e-mail all’inizio dell’articolo, a metà e in fondo.

In questo modo al lettore, che ha manifestato interesse continuando a scorrere il contenuto, viene proposta l’azione di lasciare il proprio recapito per ricevere nuovi articoli in anteprima.



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